6 novembre 2012

Ivi non entri chi non è geometra

Palasciano aborre il pensiero debole durante La regola del maestro di Borges.
Palazzo Lanza, Capua, 4 novembre 2012. Foto di Francesco Campanile.

Si è tenuta a Palazzo Lanza domenica 4 novembre con la partecipazione di diciannove spettatori-giocatori (nessuno capuano), durata poco meno di due ore, la lezione-spettacolo La regola del maestro di Borges. Laboratorio di scrittura, n. 5 del corso di filosofia palascianiana Euristicon. Le nozze di Ragione e Fantasia.

Pragliola e Palasciano posano
col cimelio da lui a lei donato.
Foto di Andrea De Angelis.
Per l'occasione si è allestito un buffet includente fra l'altro delizia al limone, torta di cioccolato e cocco e torta di castagne, amaretti, cioccolato e panna. D'una tale agape è da ringraziare la gentilissima signorina Carolina Pragliola, non nuova a tali lodevoli iniziative, alla quale il nostro Presidente ha quindi porto un tangibile segno della riconoscenza sua e dell’Accademia tutta, simpatico cimelio colorato: il foglio di quaderno, posto sotto vetro, su cui qualche settimana fa egli tracciò il grafo dei campi tematici di Euristicon, risultato dal riordino dei 476 appunti base accumulatisi nei suoi quaderni nel corso dell'ultimo anno.

Il grafo originario dei campi tematici di Euristicon disegnato da Marco
Palasciano su un foglio di quaderno, ottobre 2012. Ecco trascritti i nomi
dei campi e nodi di tale rete concettuale, se v'interessa: Linguaggio, arte
e memoria
[Teatro, giochi; Arte, natura/cultura; Scrittura, storia; Mia
vita]; Conoscenza dei princìpi eterni [Ruota assiologica; Ampia visione;
Anima, essere; Universo]; Meccanismi biologici e psicologici
terrestri
[Biologia; Psicologia; Meccanica]; Contingenza culturale
[Massa; Politica ecc.; Iperratio; Tradizioni, conflitto; Religione,
nichilismo]; Amore ed etica [Eros, affettività; Virtù; Bene/male; Gesù*].
* Gesù come filosofo e semplice uomo, ovviamente.

La lezione-spettacolo, preceduta anche stavolta da un quiz a premi (vincitore Antonio Di F.), ha trattato più di narrativa che di poesia (diversamente dall'analogo laboratorio dell'anno scorso; vedi qui), e precisamente dei seguenti argomenti:

Linguaggio e verità
La letteratura come ponte fra arte e filosofia. Le due funzioni della letteratura: conforto della mente e alétheia. Verità delle favole. Linguaggio e inganno: avvocati, sofisti, relativisti. Scrittura come motore della civiltà. Voto di verità e deroghe lecite.

Aracnobatrace.
Dal concetto alla parola
Analogia delle lingue alle forme viventi. Funzione disambiguante della filosofia. La raffinazione dei concetti. Sintesi semantica additiva e sottrattiva: dalla rana à pois all'aracnobatrace e al cerchio triangolare.

Il gioco degli opposti
La tavola delle inversioni semantiche della Variazione n. 11 di Storia di un umanesimo negato di Marco Palasciano. Il gioco di Abelardo e Cainagghiaccio.

L’anima del racconto: telos, scene, fabula
Differenza tra racconto stricto sensu e romanzo. Il telos del Giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne. Dal telos alla fabula o alle scene. Dalla fabula alle scene o viceversa.
Fotoritratto di Palasciano eseguito
da Francesco Campanile durante
La regola del maestro di Borges
.

La struttura: ordine, geometria, stile, ipertestualità
Analogia tra strutturare una storia e fare l'amore. Indifferenza del punto di partenza nella ricerca euristica. Linearità della scrittura. Esplosione iniziale e disseminazione dei dettagli. Geometria di La vie mode d'emploi di Georges Perec. Simmetria di Euristicon. Caratterizzazione delle scene: l'esempio dell'Ulisse. Polistilismo. La linea Dante-Joyce. La cazzata del Bembo. Il poetically correct. Citazioni, imitazioni, contaminazioni.

Le stesure
Scrivere di getto senza poi correggere è un abominio. Differenza tra letteratura alta e bassa. Il problema non è il vedere troppi film, ma il non leggere abbastanza libri. Dubbi espressivi e auctoritas. Contestualizzazione delle soluzioni formali. Stupidità dell'impazienza di pubblicare.

Le riscritture fra tradizione e sperimentalismo
Varianti dei miti e reboot. Una possibile riscrittura dei Promessi sposi. Coprofagia della Monaca di Monza. Metacronismi: dalle regie postmoderniste alla trasposizione dell'Odissea nell'Ulisse. Ingenua presunzione degli aggiornamenti apocrifi alla Commedia dantesca: Hitler e i pedofili all'inferno? e graziucazz! Parodie.

Durante La regola del maestro di Borges. Foto di Carolina Pragliola.

Mitologia personale, autoanalisi, autobiografia
La rappresentazione di sé stessi attraverso il riadattamento di miti, fiabe e altre storie. Mitologia personale: simbolismi, tematiche, figure. Il Coppelius palascianiano. Il diario come valvola di sfogo e strumento di autoanalisi. Dal superdiario all'enciclopedia personale. Dall'enciclopedia personale al polittico autobiografico.

Dopodiché si è passati pienamente dalla teoria alla pratica, giocando alla dendrosintesi (per chi non sa che sia: vedi qui) e alla rete concettuale.

Il gioco della dendrosintesi
Tutti hanno fatto brainstorming usando la griglia dendrosintetica, quindi ciascuno ha scelto fra gli elementi emersi ai vari livelli della sua dendrosintesi quello che più gli piacesse.

I dodici elementi scelti dai partecipanti.
Dal brainstorming alla rete concettuale, dalla rete concettuale al racconto
Dodici sono stati i partecipanti all'ultima fase. I loro dodici elementi scelti sono stati trascritti su un unico foglio, quindi si è ragionato insieme sui possibili collegamenti, facendo di ogni elemento un nodo di una rete concettuale. Tale rete si sarebbe dovuta quindi convertire in una fabula, e da quest'ultima si sarebbe dovuta trarre una scaletta di racconto articolata in varie scene; ma, essendo ormai passata la mezzanotte (la lezione-spettacolo essendo iniziata con circa mezz'ora di ritardo), si è dovuta sciogliere la riunione, e la conversione affabulatoria è stata demandata al nostro Presidente, che provvederà a compierla nei prossimi giorni.

La rete concettuale cui si è pervenuti alla fine della serata.
Narrazione collettiva
A ciascuno dei partecipanti dovrebbe poi essere affidata la composizione del testo di una diversa scena. Tale esercizio, per la sua miglior riuscita, dovrebbe svolgersi in uno spazio comune, alla presenza di Palasciano, pronto a fornire la sua assistenza ove occorra. Ma al momento non sappiamo dirvi se ciò potrà avvenire in occasione di una delle prossime puntate di Euristicon, o se si terrà un incontro apposito a parte, o se si preferirà lavorare ciascuno a casa propria contattandosi via web, o se l'esercizio è destinato a rimanere incompiuto, autcetera.

In ogni caso, ecco i dodici elementi di cui sopra, ordinati da Palasciano secondo il percorso più lineare possibile attraverso la rete concettuale di cui sopra (nel qual percorso il nodo n. 6 è da intendersi come una parentesi del n. 5):
1. Un socialista tollerante modera un messia.
2. La fede nella solitudine, o la solitudine nella fede, genera un io, o un dio.
3. Opera d'arte senza pari.
4. Palpare labbra con carta da acquerelli.
5. La voglia di vivere supera tutte le avversità: Eros vince su Thanatos.
6. La realtà è «il travaglio del negativo» (Hegel).
7. Ci affanniamo a fuggire dalle luci, mentre una nera freccia colpisce nel sonno.
8. Paralisi.
9. Medici ignoranti e presuntuosi come talebani distruggono le loro radici, e come pecore belano senza mutande.
10. Una barca in un flusso liquido infestato da blatte, mentre cantano gli Avion Travel.
11. Il gatto triste e sereno a fasi alterne fa pipì sulla torta blu.
12. La pecora incollata ha fatto brillare il tritolo.

La lezione n. 6, Alétheia nel paese delle meraviglie. Dall'ignorantia più o meno docta all'equazione della verità, si terrà domenica 11 novembre alle ore 21.30 nuovamente a Palazzo Lanza (Capua, corso Gran Priorato di Malta 25). Sempre gratis.

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