11 dicembre 2012

Malgrado tutto, è l'epoca migliore

Si è tenuta a Palazzo Lanza domenica 9 dicembre dinanzi a undici spettatori, per la durata di circa due ore e mezza, la lezione-spettacolo Fuga dal ventre del Leviatano. Pinocchio a rovescio ovvero un mondo di marionette, n. 10 del corso di filosofia palascianiana Euristicon. Le nozze di Ragione e Fantasia.

La lezione – preceduta dal solito quiz a premi (vincitore Roberto A.; premio: una pedina, «perché nella società attuale le persone sono trattate come pedine») – ha trattato dei seguenti argomenti:

Da Le avventure di Pinocchio
(1972) di Comencini.
Possesso, egoismo, conflitto. Differenza tra l'infantile (che rientra nel campo della meccanica bestiale) e il fanciullesco (che rientra nel campo dell'intelligenza onniesplorativa e dell'istanza di verità, giustizia e armonia). Una giusta azione può essere facile o difficile; un'azione facile può essere giusta o ingiusta; l'animo vile sceglie sempre la facile; l'animo nobile sceglie sempre la giusta. «Ognuno secondo le sue capacità; a ognuno secondo i suoi bisogni» (Marx); addendum: «e secondo la sua volontà». Disvalore del do ut des. Valore del dono. Donate e dimenticate. Fiscalismo. Necessità di abolire il denaro. Assurdità della ricchezza. Il lavoro alienato non nobilita l'uomo. Robot. In futuro si opererà puramente sotto la spinta affettiva. Già nel presente dovrebbero essere gratuiti tutti i beni e servizi vitali e culturali. Le risorse ci sono, ma sono male impiegate. Mala gestione del mondo della ricerca. Eredità. Capitale. Fallacia del liberismo secondo Stiglitz. Le banche secondo Mary Poppins: i due penny è meglio darli alla vecchina dei piccioni.


Chi ha per unica speranza il denaro, quando l'ottiene non ha più speranza. Vivere di elemosine è più dignitoso che lavorare per l'entertainment televisivo. Immoralità dei giochi a premi. Gossip «e simile lordura»: la vita indiretta. Oroscopi, preti, canzonette. Il pop come limite. La schiavitù dell'audience. «Ogni mass medium è inesorabilmente diretto verso la fogna» (George Gilder, La vita dopo la televisione, 1994). Obsolescenza tecnologica versus riciclo. Continenti di immondizia. Miseria della logica di mercato. Miseria della logica di potere. Politica come arte del compromesso: con la massa, con le multinazionali, con i poteri religiosi ecc. Lotta agli inceneritori e altro attivismo. Natura e civiltà.


Dal fascino guerriero al fascismo guaio nero. La legge del più forte confligge con la legge dell'amore. Omicidio rituale nelle iniziazioni alle società criminali. Paradiso e inferno come luoghi della psiche. Confluenza di etica e psicopatologia nel discorso sul male. La parte assiologica dell'equazione della verità. Gli spazi del bene e del male nella visione oggettiva e soggettiva. L'Ombra di Jung. Per cambiare il mondo è necessaria l'educazione filosofica. Non vi è felicità senza libertà, non vi è libertà senza temperanza. I vizi capitali da Aristotele a Evagrio Pontico a Gregorio Magno. Bisogni alienati. Un mondo di marionette (1980) di Bergman. La pratica teatrale è utile a decostruire i bisogni alienati aggirando i blocchi censorii del superego ecc. Ironia sull'errore. Indecostruibilità dell'amore autentico, aurea medaglia, e del suo nero rovescio, il dolore autentico. Comicità volgare come valvola di sfogo della repressione sessuale.

Calibano, quasi Ombra junghiana, in un gioco teatrale.
Smascheramento dell'ipocrisia. Cantus Circæus (1581) di Bruno. Combinatoria delle idee giuste o ingiuste e credute o non credute. «Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste» (Martin Luther King). Superiorità dell'etica sulla legge. L'interesse dell'avvocato non è la verità. Il sistema legale bada agli accidenti più che alla sostanza. Burocrazia. Il punire è sadismo travestito da morale. Insensatezza dei concetti di punizione e di vendetta. La punizione a freddo come perversione della ragione: al contrario l'ira, pur se non una valida giustificazione, sarebbe una valida motivazione. Multa. Carcere. L'esperimento di Zimbardo del 1971. L'errore del trattare cose fluide come fossero solide. Potere: il più tremendo veleno. Comunità coatte. I pro e i contro dell'indossare una divisa. Automutilazione spirituale per bisogno di appartenenza. Patria potestà. Bambini resi storpi dai genitori per mandarli a chiedere l'elemosina. Maupassant, La madre dei mostri (1883). Castrati. Prostituzione minorile. Circoncisione e infibulazione. La Scilla dell'istinto e la Cariddi delle regole.

Nobiltà dell'individualità e ignobiltà dell'egoismo. Il valore della disobbedienza. Ferdinando Palasciano precursore della Croce Rossa alla battaglia di Messina (1848). Un'idea può avere valore universale anche se condivisa da una minoranza. Curve gaussiane, mediocrità della maggioranza, democrazie pericolanti. Necessità di rendere tutti sapienti e saggi almeno in minima misura. Paradossi elettorali: dalla cristallizzazione del voto dei morti al voto retrattile e conseguente ingovernabilità. Il frutto dell'ignoranza. Pressione sociale. Le Bon, Psicologia delle folle (1895). La gente permise a Hitler di uccidere milioni di innocenti, la gente non permette alle donne di abortire perché così dice il papa. Dividere le persone non è il modo di arrivare a una soluzione. Illusione della razza pura. Delirio nazionalista. Storia manipolata. «Quando sento la parola cultura, metto mano alla pistola» (Baldur von Schirach). Lyotard e il disprezzo postmoderno verso il sapere per il sapere. La società liquida secondo Bauman. Confini. Deumanizzazione. Apartheid. Caccia alle streghe. Illusione del combattere il male proiettandolo negli altri. Identità comune a un livello superiore: l'olos. Ama il tuo nemico.

Le tradizioni sono cartapesta. I giochi dei bambini valgono più di usanze millenarie. Viltà del relativismo culturale. Follia dell'uccidere e del lasciarsi uccidere per motivi religiosi. Caratteristica dell'epoca contemporanea è la rimonta degli integralismi. Equilibrio tra forze del male: il mercato può tamponare la religione, la religione può tamponare il crimine, ecc. La religione come puro strumento politico: vedi Jan Assmann, Potere e salvezza (2000). Lo sventramento delle tradizioni e la ristrutturazione del mondo. Necessità di calma e freddezza. Le ragioni dell'ottimismo: l'attuale epoca di transizione ci appare peggiore solo grazie all'accresciuta coscienza civile, che aumenta le nostre pretese di un'autentica giustizia, e alla maggiore copertura mediatica, che altera la percezione della quantità dei crimini. Necessità di un'ampia visione, distaccata dall'evenemenzialità contingente.


La lezione n. 11, Ulisse nel mar delle blatte. La nave della filosofia tra la Scilla del fideismo e la Cariddi del nichilismo, si terrà lunedì 17 dicembre alle ore 21.45 a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), gratis come sempre.

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