29 aprile 2013

Paradisi preistorici e futuri

Domenica 28 aprile si è tenuta in Capua, nella piazzetta del rione Eucalyptus (primo tempo) e nel Palascianeum (secondo tempo), La giustizia è una vergine ma non di Norimberga. Ricordare l'Uno per accordare il molteplice, la puntata n. 8 del Nuovo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia dell'Accademia Palasciania, alla presenza di 23 partecipanti, per la durata di circa tre ore e mezza, intervallo incluso (durante il quale si è tenuto un buffet costituito da avanzi della gita accademica del 25 aprile, più fave fresche – per cui chiediamo scusa a Pitagora – recate da Luisa F., più una torta a sorpresa per il 23° compleanno di un altro gentile accademico).

La puntata n. 9 (vedi qui) si terrà domenica 5 maggio, a Capua o nelle vicinanze, sempre gratis, in una sede la cui ubicazione potrà essere conosciuta dalle persone interessate – come pure l'orario preciso, probabilmente le 18.00 – telefonando o inviando un sms al 3479575971, o contattando Marco Palasciano in facebook. Se sarà bel tempo l'evento si terrà all'aperto.

La puntata n. 8, intanto, si è articolata nelle seguenti parti:

Giacomo Berger, Il trionfo di Astrea, 1851. Sala di Astrea, Reggia di Caserta.

Tempo I

Inizio della lezione
Si era già accennato alla dea Temi nella puntata n. 2, La maieutica delle Sibille; si è ora trattato di sua figlia Astrea, o Dike, o per i romani Iustitia. Dell'Età dell'Oro e successive, e dell'abbandono della terra da parte di Astrea, disgustata per la decadenza dell'umanità, e in cielo trasformata nella costellazione della Vergine. Del quadro storico-antropologico tracciato da Lewis Morgan e Friedrich Engels, riveduto e corretto da Elio Modugno, sulla decadenza delle comunità preistoriche (dall'amore libero al configurarsi della sessualità come rapporto di dominio, conseguenza secondaria dell'incrudirsi delle condizioni di sopravvivenza), simile al tramonto dell'Età dell'Oro. Delle cinque Età mitiche dell'uomo secondo Le opere e i giorni di Esiodo. Dell'inizio del pensiero occidentale: Parmenide di Elea.

Lettura dei frammenti 1, 2, 4, 7 del poema di Parmenide

Tempo I della puntata n. 8, piazzetta del rione Eucalyptus.
Montaggio di due foto di Anna Laierno.
Séguito della lezione
Del rifiuto da parte di Parmenide della via delle opinioni, basata sulla conoscenza sensibile, in favore della via della verità, basata sulla conoscenza razionale. Delle dimostrazioni parmenidee sulle qualità dell'essere (unità, immobilità, immutabilità, eternità). Del tentato suicidio del pensiero occidentale: il postmodernismo filosofico. Dell'equazione della verità (vedi puntata n. 6 di Euristicon, Alétheia nel paese delle meraviglie). Della questione dell'etica universale. Dell'affinità della polarizzazione bene/male con la polarizzazione volontà/meccanica, e di come l'amore (che induce armonia) sia connesso alla vera volontà, e la brama di dominio (che induce disarmonia) alla meccanica più o meno mascherata. Della morale autonoma ed eteronoma. Della combinatoria delle idee giuste o ingiuste e credute o non credute. 


Tempo II

Séguito della lezione
Del rapporto fra etica e legge. Di Ferdinando Palasciano precursore della Croce Rossa. Della favola dello sparviero e dell'usignolo (Esiodo). Della Ma'at e del suo ruolo ideale nell'ordinamento statale e giuridico dell'antico Egitto (vedi Jan Assmann, Potere e salvezza, capitolo I). Di come la legge, di consueto, badi agli accidenti più che alla sostanza. Dell'imperativo morale di tendere a essere, gli uni per gli altri, ABCDEF (Assoluta Bellezza Che Dona Enorme Felicità).

Il taglio della torta durante l'intervallo.

Lettura di Sorvegliare e punire (1975) di Michael Foucault, parte 1, capitolo 1

Giambattista Tiepolo, Immacolata
concezione
, 1767-69.
Conclusione della lezione
Dell'insensatezza di punizione e vendetta (vedi sunto della puntata n. 10 di Euristicon, Fuga dal ventre del Leviatano, da «Il punire è sadismo travestito da morale» a «L'errore del trattare cose fluide come fossero solide»). Di come, similmente che nell'iconografia mariana, la Vergine (Astrea) che è in noi debba schiacciare il rettile Demonio che è in noi (il signor Hyde). Pico della Mirandola, Sulla dignità dell'uomo (1487): «Tu potrai degenerare nelle cose inferiori, al livello dei bruti; e tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori, che sono divine». Di come l'età contemporanea sia un'epoca di transizione verso la futura Età dell'Oro (vedi puntata n. 12 di De natura mundi, La finestra sul paradiso). Della IV egloga delle Bucoliche di Virgilio. Della fiaba del nuovo Rinascimento stregato da Ate (vedi puntata n. 6 di De natura mundi, Il ritorno di Astrea in astronave), variante palascianiana della fiaba di Perrault La belle au bois dormant (1697).

Giochi di riscaldamento
Per agevolare l'affiatamento fra novizi e veterani del Nuovo laboratorio euristico, ciascun partecipante ha tenuto di sé una breve presentazione rispondendo a tre semplici quesiti: «Chi sei?», «Che cosa fai nella vita?», «Come ti senti stasera?», occasioni di eventuali battute comiche. Si è poi giocato al gioco della molecola (vedi il paragrafo Tormentata costruzione di un cerchio nell'articolo Avviato il laboratorio euristico), sfociante questa volta, dopo l'urlo, in un esercizio di intonazione corale, con variazioni di intensità e di altezza sotto la direzione del nostro maestro di musica.

Gioco musicale: Contrappunto selvaggio
In un primo momento ciascuno ha, in ensemble, o cantato, o suonato uno strumento musicale, vero e proprio o improprio che fosse, cominciando uno e gli altri aggiungendosi uno alla volta, cercando di ascoltarsi bene fra loro. In un secondo momento il nostro pianista ha avviato un accompagnamento ostinato (Do+, Sol+, La-, Fa+) improvvisando sopra esso melodie cangianti, gli altri musici sovrapponendovi ad libitum contributi contrappuntistici melodici o ritmico-percussivi. Il risultato, sebbene la maggior parte dei presenti fosse digiuna di tecniche compositive, è stato particolarmente armonioso; lo si è dunque potuto elevare a metafora della naturale concordia dei mitici umani dell'Età dell'Oro, in cui tutto soleva funzionare senza necessità di alcuna legge.

Un momento giocoso della gita dell'Accademia Palasciania
a Summonte e all'Oasi WWF di Pannarano, 25 aprile 2013.

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