26 ottobre 2016

De observatione mundi aureus tractatus

Comunicato stampa sulla puntata n. 4 di Maieuticon. Vi preghiamo di pubblicarlo ovunque; e grati vi saremo, in eterno e all'estremo.

Giuliano Preparata (1942-2000) ed Emilio Del Giudice (1940-2014).

Giunge al suo primo snodo "Maieuticon", festival-laboratorio palascianiano n. 9 di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia: conclusa la triade di puntate sul mondo dell'emozione (amore, orrore, riso), è il turno della triade sul mondo del pensiero (empirìa, irrazionale, teoresi). La puntata n. 4 sarà dedicata a Urania – musa delle scienze fisiche – e tratterà delle meraviglie della conoscenza empirica, vale a dire l'osservazione diretta dei fenomeni. Come Sherlock Holmes indaga su di un delitto, il ricercatore scientifico indaga sulla natura, per individuare non un colpevole ma i princìpi che governano il mondo in cui viviamo («viviamo» sebbene il confine fra vita e materia inanimata non sia mai stato del tutto chiaro, finora, né per la scienza né per la fantascienza).

L'incontro, come sempre a ingresso gratuito, si terrà domenica 30 ottobre alle ore 18.00 nella Biblioteca di Palazzo Lanza (Capua, corso Gran Priorato di Malta 25) e consisterà in una lezione-spettacolo di Marco Palasciano – integrata dai consueti giochi con coinvolgimento del pubblico – intitolata "Empirìa. Lo scienziato invii l'esploratore".

Questo titolo è l'anagramma di quello della puntata n. 5, "Irrazionale. Ivi oracoli, templi, pitonesse", che si terrà una settimana dopo a Palazzo Fazio. La volta successiva toccherà a Palazzo della Gran Guardia. Poi di nuovo a Palazzo Lanza per inaugurare la terza e ultima triade, quella sul mondo del racconto (contenuto, forma, sistema): un «vero e improprio» laboratorio di scrittura.

Il tutto a cura dell'Accademia Palasciania in collaborazione con le associazioni Architempo, Capuanova, Creso cultura e civiltà, il collettivo Komar e la Pro Loco di Capua. Per il programma completo di "Maieuticon", e gli annunci e resoconti delle puntate, vedi palasciania.blogspot.it. Per ulteriori informazioni contattare il 3479575971 o Palasciano in Facebook.

19 ottobre 2016

E dopo amore e orrore arriva il riso

Comunicato stampa sulla puntata n. 3 di Maieuticon. Vi preghiamo di pubblicarlo ovunque; e grati vi saremo, in eterno e all'estremo.

Il gigante Gargantua in una illustrazione di Gustave Doré, 1868.

I palazzi capuani aprono uno dopo l'altro le loro porte a "Maieuticon", festival-laboratorio palascianiano n. 9 di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia, la cui puntata n. 3 sarà dedicata a Talìa (musa dello spasso basso e crasso) che ridendo e scherzando si butta nella relativizzazione dei grandi assoluti amore e orrore in barba alle due sorelle che l'hanno preceduta negli scorsi incontri: Èrato (musa dell'etica e dell'erotica) e Melpòmene (musa della catàbasi e della catarsi). E molto altro combina, a partire dall'utilizzo incongruo dei paperi su cui Gargantua docet.

L'incontro, come sempre a ingresso gratuito, si terrà domenica 23 ottobre alle ore 18.00 a Palazzo della Gran Guardia (Capua, piazza dei Giudici 6), nella Biblioteca "Francesco Garofano Venosta", e consisterà in una lezione-spettacolo di Marco Palasciano integrata da momenti di laboratorio di teatro comico e giochi vari intitolata "Riso. Uomini-bestia e paurelle d'eroi" (anagramma del titolo della futura puntata n. 6: "Teoresi. O sublime idea, l'iperuranio!").

L'incontro successivo si terrà a Palazzo Lanza, la settimana dopo toccherà a Palazzo Fazio, poi di nuovo a Palazzo della Gran Guardia e così via. Il tutto a cura dell'Accademia Palasciania in collaborazione con le associazioni Architempo, Capuanova, Creso cultura e civiltà, il collettivo Komar e la Pro Loco di Capua.

Per il programma completo di "Maieuticon", e gli annunci e resoconti delle puntate, vedi palasciania.blogspot.it. Per ulteriori informazioni contattare il 3479575971 o Palasciano in Facebook.

13 ottobre 2016

Buon viaggio e in bocca all'homo homini lupus

Comunicato stampa sulla puntata n. 2 di Maieuticon. Vi preghiamo di pubblicarlo ovunque; e grati vi saremo, in eterno e all'estremo.

D. Pecci nell'Edipo re di Sofocle per la regia di D. Salvo.
Teatro greco di Siracusa, giugno 2013. Foto di F. Centaro.

Dopo il più che mai divertente e commovente esordio di domenica scorsa, "Maieuticon"festival-laboratorio palascianiano n. 9 di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia – prosegue con una puntata n. 2 dedicata alla discesa negli inferi della crudeltà umana, alle mostruosità più spaventevoli... e allo spurgo delle emozioni negative tramite l'arte, il gioco e la condivisione. Si terrà domenica 16 ottobre alle ore 18.00 a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), nella sala del palcoscenico, e consisterà in una lezione-spettacolo di Marco Palasciano particolarmente ricca di momenti di laboratorio teatrale, cui chiunque potrà partecipare (fra tragedia greca e shakespeariana e vita quotidiana), intitolata "Orrore. Da echi di belve al Male in sé".

Questo titolo è l'anagramma di quello della puntata n. 1, "Amore. Che il sole del Bene vi arrida", tenutasi la scorsa settimana a Palazzo Lanza. La puntata n. 3 si terrà invece a Palazzo della Gran Guardia (piazza dei Giudici 6), il 23 ottobre; una settimana dopo si tornerà a Palazzo Lanza, poi di nuovo a Palazzo Fazio e così via. Sempre a ingresso gratuito.

Il tutto a cura dell'Accademia Palasciania in collaborazione con le associazioni Architempo, Capuanova, Creso cultura e civiltà, il collettivo Komar e la Pro Loco di Capua.

Per il programma completo di "Maieuticon", e gli annunci e resoconti delle puntate, vedi palasciania.blogspot.it. Per ulteriori informazioni contattare il 3479575971 o Palasciano in Facebook.

Il magnifico esordio di «Maieuticon»

Domenica 9 ottobre 2016 si è tenuta in Capua, a Palazzo Lanza, alla presenza di 37 partecipanti e per la durata di circa due ore e un quarto, Amore. Che il sole del Bene vi arrida, la puntata n. 1 di Maieuticon. Festival-laboratorio palascianiano n. 9 di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia; una delle puntate più armoniche, fluenti e cristalline nella storia dell'Accademia Palasciania, talché non si poteva sperare d'iniziare in miglior modo. Va inoltre annotato che è stato il 60° evento palascianiano che si sia tenuto a Palazzo Lanza.

La puntata n. 2 (comunicato: vedi qui) si terrà – sempre gratis – domenica 16 ottobre alle ore 18.00 a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10), e si intitolerà Orrore. Da echi di belve al Male in sé, anagramma del titolo della puntata precedente.

La quale, intanto, è consistita in una introduzione generale a Maieuticon e in una lezione-spettacolo (principale ingrediente la psicologia relazionale) integrata da un po' di laboratorio teatrale e di laboratorio affettivo; momenti qui evidenziati dal fondo verde, mentre quello celeste evidenzia i momenti di reading letterario. Di séguito il resoconto dettagliato:

L'acrostico del titolo Maieuticon.

Accoglienza
Declamatio ex abrupto di Dante, Paradiso, canto II, versi 1-15.   Benvenuto. Tutti sono invitati ad alzarsi e ad abbracciare la persona più vicina, sorta di multiabbraccio per procura (Palasciano: «Vorrei abbracciarvi uno per uno; ma, per far prima, delego ciò all'assemblea stessa»).  Introduzione generale a Maieuticon: vedi comunicato, schema circolare, locandina. Èrato, musa dell'etica e dell'erotica. Interviste lampo a tutti i presenti («E tu chi sei? Che t'ha portato qui? E come stai?»). Cenno al gioco dell'Amicarium. Invito a pensare per qualche istante a «qualcosa che vi fa stare bene».

Distorsioni cognitive
Grazie a eccessi e carenze ci si ripresentano sempre gli stessi problemi nel rapportarci con gli altri e il mondo. Fare la tara («Per es., se sai di essere molto ansioso, quando ti trovi davanti a una situazione che ti mette ansia pensa che non tutta quell’ansia è intrinseca alla situazione»). Il fenomeno della proiezione. Impressioni distorte derivanti da traumi infantili e simili. «Nascono cosí buona parte delle nostre follie: nel fissare l’attenzione su un singolo momento in realtà non significativo, cui viene attribuito un significato totalizzante in merito alla definizione di una persona, di una categoria di persone o dell’intero mondo».

Bellezza, amore, speranza, felicità
Bellezza del mondo e delle persone. L'amore può rendere sopportabili tutti i difetti e le tristezze dell'universo. La speranza. La felicità, che «vive per sua natura nell'istante». Amore tra espressione e repressione. Declamazione del sonetto CXVI di William Shakespeare nella traduzione di Marco Palasciano.

Amori contrastati (1)
Improvvisazione su William Shakespeare, Romeo e Giulietta, atto II, scena II, da «O Romeo, Romeo! perchè sei tu Romeo?» ad «altrimenti, non saprò negarti niente», dopo la declamazione del testo originale da parte di Palasciano. (Volontari: Anna D.M. nella parte di Giulietta, Alessandro D. nella parte di Romeo.) Intervallo.

Il balcone di Giulietta, Verona.

Amori contrastati (2)
Omofobia. Diseducazione sessuale. Questione del telos biologico («I denti sono fatti solo per mordere? o non anche per sorridere? La funzione degli organi sessuali è solo quella di procreare? E qual è la funzione specifica delle mani umane? i pianoforti sono un abominio?»). Fallacia dell'argumentum ad naturam. Amore per il nemico. Di contro: inimicizia fra chi dovrebbe amarsi, dalle incomprensioni amicali alla violenza domestica. Come porre un argine a paranoia e pensieri neri.

Il sole interiore
«Ma [...] il calore che ci appare provenire dagli altri non è il loro (ciascuno può sentire solo il proprio), è il nostro: gli altri non fanno che risvegliarlo in noi, stimolarlo da un altrove. Le anime non possono toccarsi: solo i corpi possono; le anime non possono scaldarsi l’una l’altra, ma solo evocare il calore ciascuna in sé stessa [...]. Allo stesso modo, quando viviamo un sentimento religioso, avendo fede in una credenza, essa può illuminarci o meglio stimolarci a essere luminosi, può farci risplendere come non mai, anche se quella credenza è solo una favola illusoria».

Alcuni errori
Errori di definizione separativi (per es. considerare sostanziale e non accidentale la differenza tra le varie forme d'amore) e accorpativi (per es. considerare un tutt'uno amore, matrimonio, eros, procreazione e cura della prole). L'erronea pretesa che l'altro ci faccia sapere tutto di sé. Cosa può esserci dietro la sofferenza per l'amore non corrisposto.

Eros e affettività
Perpendicolarità cartesiana di eros e affettività. Scala erotica di Platone. Declamazione del sonetto «Amor, per cui tant'alto il ver discerno» di Giordano Bruno Gioco: a turno, scegliere fra i presenti la persona che più ci piace; prima di dire chi sia, spiegare cosa di essa ci ha spinto a tale scelta. L'improvvisa scoperta del calore umano da parte di chi abbia trascorso gran parte della sua vita nella privazione di esso. Amore fraterno e sue potenzialità in letteratura, cinema ecc.

Consolazione e purificazione
Il pathos del transeunte. Come consolare chi soffre per la morte di una persona cara. Come destituire di fondamento il senso di colpa di chi ritenga di non aver dichiarato il proprio affetto in misura sufficiente alla persona che non c'è più. Come smettere di rimpiangere gli errori del passato. Come dissuadere dal suicidio chi pensi d'essere immondizia umana. Come inventarsi un rito di purificazione. Le parole dette nel sonno dal soggetto Tau. Resistere alla tentazione di esercitare la violenza sugli insetti. Vedere le persone come animali e come morti risorti. Vedere il mondo con gli occhi di Miranda.

Aspetti “zen” della questione etica
Il vuoto di senso alla base della realtà. Il «fiore sulla cima dell'essere»: l'assiologia universale, il cui rapporto con l'universo è analogo al gesto del barone di Münchhausen del trarsi da sé per i capelli via da una palude. «Niente è dovuto», ma in questo assunto non vi è relativismo; i valori esistono, anche se nessuno è tenuto a rispettarli.

Dono e perdono
Non ha senso lamentarsi di ciò che non si è ricevuto. Importanza del dono. I cinque livelli dell'amore: cura (a tutti, inclusi i malvagi), simpatia (a molti), amicizia (a un numero di persone compatibile con i nostri limiti cognitivi; vedi numero di Dunbar), dedizione (a pochi), abnegazione (a uno, per il quale si sacrificherebbe la nostra vita; o a nessuno). «L’amore dà la forza di agire nel bene. Perciò se vogliamo che gli altri agiscano nel bene, dobbiamo amarli». Il perdono secondo Albert Schweitzer.

Conclusione
Un giro di opinioni. Saluto finale: «Che il sole del Bene vi arrida».

Palasciano durante la puntata n. 1 di Maieuticon. Foto di A. Aulicini.

8 ottobre 2016

Temi e Muse: la ruota di «Maieuticon»

In questa rappresentazione circolare tracciata sullo sfondo del cielo stellato*, l'insieme del cerchio centrale e della corona maggiore – divisa in otto settori – costituisce la ruota delle nove Muse (per la precisione: le Muse nella rivisitazione palascianiana) e dei relativi temi da trattare nelle nove puntate di Maieuticon, da Amore a Sistema (vedine qui i titoli completi).

La corona minore costituisce invece la ruota assiologica palascianiana, divisa in sedici settori ciascuno dei quali fa riferimento a una diversa pratica umana e alla relativa forma mentis (per maggiori dettagli vedi qui).


Nella presente rappresentazione la corrispondenza delle due ruote è, in parte, semplificata. Infatti al tema che dà il titolo alla puntata n. 5, l'Irrazionale, andrebbe associato in realtà l'intero semicerchio sinistro della ruota assiologica (e non solo i settori Religione e Magia), tale macrosettore spaziando – in senso orario – da metà del settore Crimine fino a metà del settore Ordine e filantropia.

* Il cielo stellato è in realtà un pezzo di carta, a colori invertiti.

4 ottobre 2016

Domenica s'inaugura «Maièuticon»

Comunicato stampa sull'inaugurazione di Maieuticon. Vi preghiamo di pubblicarlo ovunque; e grati vi saremo, in eterno e all'estremo.


Fondata nel 1999, l'Accademia Palasciania – «l'accademia meno accademica del mondo» – ha iniziato nel 2009 ad allestire nel casertano i suoi festival-laboratori di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia, rigorosamente a ingresso gratuito. Nell'autunno 2016 si svolgerà il n. 9, "Maieuticon", il cui titolo (oltre a essere l'acronimo di «Muse, Apollo, Istruiteci sull'Eterno e l'Umano; su Terra, Inferi, Cieli e l'Oscuro Noùmeno») rimanda alla maieutica socratica: l'arte di aiutare le persone, per quanto possibile, a tirar fuori da sé stesse la verità di cui hanno bisogno. A indossare con garbata ironia i panni di novello Socrate sarà Marco Palasciano, che terrà in Capua nove lezioni-spettacolo integrate da momenti di laboratorio ludico, affettivo e teatrale cui tutti i presenti potranno partecipare.

Tema di partenza l'amore in tutte le sue forme, tema d'arrivo la creazione di opere mondo: dallo star bene insieme alla visione d'insieme. Più in dettaglio, lo schema 3×3 di "Maieuticon" – basato sulla rivisitazione palascianiana delle nove Muse – comprende tre puntate ("Emozione") dedicate alle più trascinanti pulsioni umane (amore / orrore / riso), altre tre ("Pensiero") alle modalità cognitive che concorrono a costruire la nostra immagine del reale (empirìa / irrazionale / teoresi), altre tre ancora ("Racconto") ai fondamenti della pratica narrativa ed espressiva in genere (contenuto / forma / sistema).

A questo schema si sovrappone quello di una ruota il cui centro è rappresentato dalla puntata finale. Le altre otto formano a raggiera quattro coppie oppositive, il cui legame è esaltato da un mirabolante espediente: i due titoli di ciascuna coppia sono l'uno l'anagramma dell'altro (mentre quello della puntata n. 9 è l'anagramma di «nella più totalizzante visione di insieme»).

È in gioco anche la sintesi dialettica. Amore e orrore, i grandi assoluti, trovano nel riso la loro relativizzazione. La teoresi media fra il rigore dell'empirìa e le derive dell'irrazionale. E l'equilibrio di contenuto e forma è raggiunto nel sistema, che inoltre raccorda lo «spasso basso e crasso» del riso con ogni più «sublime idea» che la teoresi possa partorire.

La puntata n. 1 si terrà domenica 9 ottobre alle ore 18.00 nella sala superiore della Biblioteca di Palazzo Lanza (Capua, corso Gran Priorato di Malta 25); sarà una sorta di simposio platonico, intitolato "Amore. Che il sole del Bene vi arrida".

Questo titolo è l'anagramma di quello della puntata n. 2, "Orrore. Da echi di belve al Male in sé", che si terrà il 16 ottobre alla stessa ora ma stavolta a Palazzo Fazio (via Seminario 10).

La puntata n. 3 si terrà il 23 ottobre a Palazzo della Gran Guardia (piazza dei Giudici 6). Una settimana dopo si tornerà a Palazzo Lanza, e così via.

Il tutto a cura di Palasciania in collaborazione con Architempo, Capuanova, Creso cultura e civiltà, Komar e Pro Loco.

Per il programma completo di "Maieuticon" e gli annunci e resoconti delle puntate vedi palasciania.blogspot.it.

Per ulteriori informazioni contattare il 3479575971 o Palasciano in Facebook.